Io e M. abbiamo iniziato a frequentarci quasi un anno e mezzo fa.
Da cinque mesi conviviamo. I bambini lo adorano, stravedono per lui e lui adora i bambini.
Abbiamo creato un routine tutta nostra, una famiglia strampalata, incasinatissima.
Avevamo un desiderio grande in un futuro prossimo, molto lontano. In un futuro in cui avremmo finito la casa dei nostri sogni, in cui M. si fosse sistemato con il lavoro e avesse finito di fare avanti e indietro da Boston e i bambini fossero cresciuti.
Questo desiderio è stato esaudito prima ancora che lo esprimessimo veramente.
A fine agosto nascerà un bambino nostro.
Forse abbiamo fatto le cose con troppa fretta, forse siamo degli irresponsabili un pò pazzi ma in fondo è quello che desideriamo.
Ho pensato a lungo che cosa significasse per me questo bambino. E non è un modo per lasciarmi alle spalle il passato o per dimenticare o sostituire il padre dei miei figli perchè S. non sarà mai dimenticato nè tanto meno sostituito. M. sa benissimo il ruolo delicato che riveste e sa lasciare spazio alle domande dei miei figli sul loro padre biologico. Questo bambino è la mia rinascita, è la mia possibilità di avere di nuovo una vita.