martedì 27 marzo 2012

Da "Una ragazza da Tiffany"

"In quanto vedova, non appartenevo più a pieno titolo al mondo dei vivi e dovevo trascinarmi sospirando in lunghe giornate di tedio, nell'attesa di ricongiungermi alla mia perduta metà nell'oltretomba. Era sbagliato desiderare qualcosa di più? Nuove conoscenze, un'esistenza appagante, immagini e suoni piacevoli? Era disdicevole cercare conforto in mezzo alla folla vociante  di Manhattan, godendo delle luci e delle opportunità di una città in ebollizione?"
(da "Una ragazza da Tiffany" di Susan Vreeland) 
 

5 commenti:

  1. Tu sei più che viva!!!Anzi sei viva al quadrato e in quanto viva portatrice di vita meriti tutta l serenità, la gioia e la spensieratezza possibile!!

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  2. No, no è sbagliato.
    E' più che giusto.
    Per te, per i tuoi figli e per chiunque ti ami.

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  3. Ho scoperto il tuo blog in quest momento e già leggendo i tuoi primi post mi ha colpita molto, mi sono emozionata nel leggere e poter capire in parte la tua storia...da oggi ti seguirò di sicuro augurandoti che d'ora in poi la vita ti riservi solo il meglio cara Diletta,ho letto questo blog tutto d'un fiato e mi spiace di essermi persa il tuo precedente...Buona vita Diletta cara!!!! Te la meriti tutta..

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  4. ciao...ti ho ritrovato dopo un pò di tempo, sono felice per la tua nuova vita te la meriti tutta e sei tu che te la sei costruita....continuerò a leggerti...e sono contenta che ci sia una new entry in famiglia.....

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